giovedì 13 novembre 2008

Astorga

Molto bene..
le gambe non danno problemi e il morale è buono. Sono ripartito da 7 giorni e per ora nessun intoppo.
Ho camminato nel nulla per i primi 5 giorni poi lentamente sto rientrando nel mondo civilizzato.
A Leon ho conosciuto una italiana, una signora di 48 anni molto giovanile e abbiamo deciso di camminare assieme per un pò, poi si vedrà!
Nel frattempo il cammino mi sta pempre più catturando. Ieri nel mio diario di viaggio ho provato a scrivere le sensazioni che si provano qui ma è davvero difficile!
A parte i motivi che possono spingere una persona a fare questo genere di avventura, che sono del tutto personali, in generale tutto qui è strano, sembra di essere in un' altra realtà. È tutto così surreale, proprio ieri con Patrizia parlavamo di questa sensazione, condivisa, ma non siamo riusciti a venirne a capo!
Ho pensato che molti fattori influenzino l' emozione magica di questa avventura, io penso che molto sia dato dal fatto che si cammina per posti assurdi.. davvero ragazzi, dovreste vedere che roba;
sono 7 giorni che cammino per campi, tra paesaggi, mucche, pecore, pastori, nel totale silenzio e armonia, poi magari dopo 7 Km di cammino arrivi in un paese di 30 case dove tutto è silenzioso, sembrano paesi fantasma, le case sono vecchissime, molte diroccate. E tu entri in questi paesi, cammini e il bastone è l' unico rumore che si sente, ti guardi intorno e tutto tace, a volte senti il rumore di una televisione che proviene dall' interno di una casa. Sembra davvero che qui la civiltà si sia fermata, che abbia detto "progresso?no grazie!". Entrato in paese ne approfitti per dissetarti dalla fontana e ti siedi, mangi un pò di pane e formaggio, un pezzo di cioccolato, controlli i piedi, distendi le gambe, togli lo zaino e riposi la schiena. E tutto attorno a te è silenzioso, ascolti il silenzio e ti chiedi: "ma dove cazzarola sono? cosa sto facendo? ma che mondo è questo?".
Così mi chiedo come vivono queste persone così lontane dal mondo ma anche così vicine, mi chiedo quanto ancora potranno resistere alla civilizzazione! Non so è davvero difficile da spiegare..
Riparti, i piedi sono stanchi e dopo 25 Km cominci a sentire il bisogno di arrivare, senti che cominci a essere stanco di camminare, intendo mentalmente, sei un pò annoiato e vuoi riposarti un pò, vedere gente!Arrivi al rifugio, l' hospitalero ti chiede la credential, ti fa il timbro paghi 4-5 euro, molli lo zaino, vai al market e compri da mangiare. Cucini e finalmente ti rilassi, hai voglia di parlare perchè sono 10 ore che non parli con nessuno se non con la tua voce interna che per tutta la giornata ti ha riempito di pensieri e di riflessioni. Nessuno parla la tua lingua e ti arrangi come puoi, ti fai una partita a scacchi (e vinci, sempre!!!!), suoni la chitarra con un tedesco che mentre gli fai l' accompagnamento lui si spara degli assoli assurdi e parli un pò di calcio(?) con un francese a cui piace la Juventus!
E nonstante tu non abbia fatto veramente niente di particolare, tu abbai solo camminato e parlato con qualcuno senti che c' è qualcosa di piú di questo!
È incanto, surrealismo, magia..
Sarà forse questo che cattura le persone? che fa si che tante persone tutti gli anni lo ripetano. Qui si respira aria di rispetto, di fraternità, ci si scambia il cibo, consigli per far passare i dolori, farmaci, si incontrano persone strane che raccontano storie.
Oggi sono passato su un ponte molto famoso, un ponte del medioevo, lunghissimo, almeno 200 metri, aveva un effetto strano su di noi. L' atmosfera sembrava riportarti indietro nel tempo, sembrava di vedere i campi dei cavalieri, i cavalli che passavano, le carovane, i frati, i mendicanti..
Ripeto: surrealismo!
E poi c'è tutto il discorso del percorso interiore, e dell' autoanalisi.
Il cammino ti impone la ricerca si se stessi, magari non tanto mentale(c'è chi la cerca chi no) ma piuttosto quella fisica. Il cammino ti obbliga a rispettarti e a conoscere i tuoi limiti. Se cammini troppo in fretta ti punisce con le tendiniti ai talloni e alle ginocchia, se non curi i piedi ti escono le vesciche, se non fai stretching ti indolenzisci. Il cammino ti obbliga a imparare a prenderti cura del tuo corpo, a volerti bene soprattutto fisicamente e a farti capire che se esageri ne paghi le conseguenze.
Ti insegna a rispettarti!
Io penso che se volete fare una avventura diversa che unisca il piacere dei paesaggi, la vita comunitaria, la riflessione e la ricerca interiore almeno una volta nella vita dovreste provare a fare questa camminata!Ne rimarrete incantati..


Annotazioni:
-Tutti questi paesi immersi nel silenzio mi fanno pensare che i Koreani siano passati prima di me e abbiano assorbito tutti i paesani
-Da quando ho scoperto la vera identità dei Koreani ho paura
-Mi sento osservato.....continuamente!
-Ho i calzini sporchi
-Mangio un sacco di cioccolata

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una piccola riflessione sui Koreani.. e se in realtà fossero rettiliani che hanno assunto l'aspetto di koreani per non dare nell'occhio?? La prossima volta controlla come fanno con le porte, i rettiliani non sanno usare le maniglie.. Cmq sta attento, sono dappertutto.. :D

Giuly RDP