sabato 1 novembre 2008

Ottava Tappa--Logroño--29Km(0)--Najera

Siccome anche oggi non ho potuto camminare e non posso raccontervi niente sul cammino vi lascio qualche pensiero che mi è passato per la testa ieri:
Passata una bellissima serata con una graziosa tedesca bionda dagli occhi azzurri seguendo le regole imposte dal rifugio mi corico attorno alle 22,00.La giornata passata a oziare(e mangiare) non mi concede l' immediato sonno così sono costretto a perdermi nei pensieri e finalmente realizzo una idea che da qualche giorno mi circolava in testa ma che non riuscivo a concretizzare:
avevo programmato di comincaire il cammino attorno al 16 Ottobre ma alla fine per aspettare Giulia, che neanche conoscevo, ho posticipato la partenza al 24 spostando anche l' aereo di una settimana (+ 30,00 euro), ho poi conosciuto Helios il primo giorno di viaggio che poi si è unito a noi, dopo 2 giorni pensieroso sulle possibilità fisiche che impedivano Helios di tenere il ritmo mio e di Giulia mi ero dispiaciuto del fatto che probabilmente avremmo dovuto abbandonarlo anche perchè io e lei ci trovavamo bene assieme e quindi non sentivamo il bisogno di aspettarlo. Però poi nel giro di 2 giorni tutto si è ribaltato:
sono stato io quello a non reggere fisicamente, io e Giulia abbiamo capito che non abbiamo un buon feeling (un accordo taciturno, del tipo che si respira nell' aria ma non se ne parla) e al contrario di come era partito il viaggio ora è Helios il compagno di viaggio di Giulia, che in questo momento si trovano assieme in un albergo, e io quello rimasto indietro (attenzione: il mio non è vittimismo, la situazione non mi dispiace, sto solo evidenziando i fatti).
Così ieri mi sono chiesto se ha poi tanta importanza programmare gli eventi (e soprattutto farsi delle aspettative). Alla fine tutto può succedere, le cose cambiano, si evolvono..(mi viene in mente il film "Slidin doors").
Questa serie di accadimenti mi fa pensare che la vita forse non è altro che una catena di eventi che si intrecciano continuamente tra loro generando di conseguenza diverse situazioni!
Non è quindi più conveniente ( e forse più comodo) concentrarsi sul momento che si sta vivendo e goderne di tutte le sfumature?
Il fatto di essermi trovato solo nel rifugio mi ha aperto ad altre situazioni che non avrei vissuto se fossi stato con loro.
Ho conosciuto i gestori del rifugio istaurando una bella amicizia godendo e apprezzando la loro ospitalità, cortesia e premura e sicuramente non mi dimenticheranno visto che li ho fatti ridere parecchio scherzando sulla mia gamba zoppicante. Inoltre ho conosciuto Stefanelle con la quale ho parlato e/o gesticolato inglese per 2 ore ridendo come matti (soprattutto lei che rideva a ogni frase che pronunciavo, le ho promesso che farò un corso di inglese quando torno a casa) e grazie al quale il mio morale è decisamente salito alle stelle.
Insomma da tutto ciò ho tratto una conclusione:
ho deciso di non decidere
almeno durante il cammino.
Continuo a prendere bus fino a che mi va e se il ginocchio guarisce ricomincio a camminare se invece non passa vedrò, potrei fare un sacco di cose, potrei addirittura andare a Barcellona e raggiungere Gianna Briglia e Giangio oppure potrei andare a Santiago in Bus o potrei tornarmene a casa. L' importante è non farsela prendere male perchè alla fine tutto può succedere!
Inoltre ho deciso di non essere più legato al gruppo, alcuni comportamenti di Giulia mi fanno capire che la mia presenza è sterile e che l' importante per lei è che ci sia Helios, quindi continuerò il viaggio solo e se li incontrerò nei rifugi passerò volentieri la serata con loro. In alternativa troverò sicuramente qualche altra Stefanelle che mi farà compagnia ( tra l' altro ieir era il suo 25simo compleanno).
Una sola cosa mi chiedo:
è possibile applicare il pensiero che vi ho esposto nella vita quotidiana? Vivere il momento per quello che è e goderne appieno?
Mah.. magari lo scoprirò nel cammino!
Ciao a tutti al prossimo post
Serenamente il vostro pellegrino zoppo Mirko


Annotazioni:
-quando la gente ti vede zoppicante mangiare il minestrone di verdure ti offre un sacco di vino
-si comunica meglio con i gesti che con le parole
-Sono veramente bravo a cucinare il minestrone di verdure
-In una camerata di 20 persone c'e' sempre qualcuno che russa, l' unica speranza è che sia dalla parte opposta della stanza
-Quando durante la notte esci per andare in bagno e rientri nella stanza ti accorgi del fetore in cui stavi dormendo

PS: ho saputo ora da piotta del coro al concerto di ieri, ringrazio tutti per il supporto, mi impegnerò per riuscire nel mio cammino! Grazie ancora...
Vi voglio bene!!!

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