venerdì 24 ottobre 2008

Prima Tappa - Missione Completa

Questo viaggio continua a regalarmi emozioni esaltanti.
Ieri mattina alle 7,00 arrivo a Saint Jean in taxi, vedo per pagare e mi accorgo che ho lasciato il portafogli sul banco del bar nell' ostello dove ho dormito la sera, resto calmo e spiego l' accaduto al taxista (ovviamente in spagnolo) e gli dico anche che sono fiducioso che il mio portafogli l' hanno trovato i proprietari e che tornando in paese puo passare al bar a prendere il dovuta. Ovviamente indispettito mi scarica e se ne va..
Cosi rimango alle 7 delñ mattino al freddo senza un soldo per poter almeno entrare in un bar al caldo, opto per la stazione, e cosi in stile barbone mi accascio su una panchina per dormire. Il capostazione non troppo contento della mia idea mi invita a non fare cio che stavo facendo e cosi cominicio ad errare per la citta almeno per restare caldo. Scatto un po di foto perche Saint Jean e' bellissima, vedrete le foto, sono le 8 e devo aspettare Giulia che arrivera alle 16,30, le ore sono tante come il sonno e il freddo. Cosi arriva l' una, l' ambiente si scalda e il sole si alza in cielo, trovo una bella panchina soleggiata e mi addormento per un paio d'ore, svegliatomi chiamo nella pensione dove avevo dormito la notte e in perfetto spagnolo chiede se la situazione si e' risolta e infatti e tutto a posto. Poratafoglio trovato e taxista pagato!
Cosi tranquillo, ben scaldato e riposato torno in stazione e ricomincio a leggere il libro che mi ha regalato Chiara, arrivato quasi a meta arriva Giulia.
Io e Giulia creiamo subito un bel feeling, sembra che ci conosciamo gia da tempo e cominciamo subito a parlare come se il fatto che siamo due sconosciuti non avesse importanza.
Giulia e' una bella ragazza, non se la tira affatto, chiacchiera molto ed e¡ sempre allegra.Direi una compagna ideale.
Cosi andiamo in ostello e dopo le varie formalita ci donano un letto e uan doccia, andiamo a mangiare qualcosa assieme perche ero affamato dalla mattina e senza soldi non potevo mangiare!
In ostello conosciamo uno Spagnolo di Ibiza che terminata la stagioen ha deciso di partire all' ultimo momento, parla qualunque lingua, e' padrone di un bar a ibiza.Non ha motivi particolari, e' decisamente un bonaccione, senza troppi pensieri, intraprende il cammino "tanto per fare" e questo mi piace.Una persona serena, semplice e tranquilla e' proprio l' ideale, cosi io e Giulia decidiamo che sara il nostro compagnio di viaggio.Fantastico!
Partiamo questa mattina alle 7,40, questa e' una della tappe piu difficile, il tutto comincia con una salita distruttiva, ma splendida, quando usciamo la luna e le stelle sono ben hciare in cielo e man mano che saliamo il sole prende il sopravvento regandoci un panorama bellissimo e affascinante in cui il sole spunta dalla montagna alla nostra destra e sembra volerci regalare un raggio di sole. Da questo momento io entro in un mondo tutto mio, la fatica e' tanta, la salita e' durissima, ma lo splendido panorama che mi circonda mi trascina via, i pastori, le montagne, gli alberi, pecore, cani che abilmente guidano il bestiame.Tutto e' splendidamente surreale e magico tanto che salita e la fatica vengono ben soffocate da una marea di emozioni che mi fanno dimenticare dei miei amici fino a che mi rendo conto che cammino ben piu' veloce!
Mi fermo di tanto in tanto per aspettarli!
Dopo circa tre ore di salita arriviamo al primo e unico rifugio prima della meta, ci fermiamo, beviamo un caffe, ci cambiamo i vestiti sudatissimi e ripartiamo. Ancora salita, ancora salita, sembra non finire mai, Arriviamo in un piano e ci fermiamo a mangiare, questa e' stagioen di caccia e una decina di cacciatori francesi e' impegnata a sparare ai piccioni emigranti. Un po infastidito mangio pane e formaggio, cambio i calzini e ripartiamo. Ancora salita e salita fino a che non arriviamo alla cima della montagna, mi giro e vedo tutto il percorso fatto. Quasi mi commuovo, lo scenario e' suggestivo e la strada fatta e' stata tanta!
Scendiamo lentamente, mancano un paio d' ore all' arrivo, il male ai piedi si comincia fare sentire, sento caldo in certi punti dei piedi e decido di applicare i cerotti antivescica (prevenire e' melgio che curare) i polpacci bruciano, come i femori. Comincio a sentire la voglia di arrivare a Roncesvalles e fare una doccia, arrivati a un punto la strada prende un bivio, o la strada asfaltata piana o il bosco fangoso ma suggestivo. Il bosco fangoso e suggestivo: la scelta migliore.
Anche qui e' tuto fantastico, alberi spogli ci regalano un classico colore autunnale sfoggiando tutte le sfumatore del rosso, ci infanghiamo un po' ma non e' un problema manca poco e siamo arivati.Le spalle sono distrutte, ma come e' accaduto in montagna il panorama e' troppo bello per pensare ai dolori, io e Giulia ci isoliamo un po' perche camminiamo piu veloci e parliamo un po, comincio a conoscerla, e' una ragazza sportiva, ama la natura, ha un cane e un gatto (e un moroso), preferisce le camminate in montagna alle sbronze del sabato. La apprezzo molto! Parlando e contemplando assieme la bellezza di tutto cio', del cammino in se, ci accorgiamo che sulla destra c' e' un cartello con scritto: Roncesvalles. Ci siamo!E' fatta..
Che gioia, siamo decisamente emozionati!
Mangiamo qualcosa, facciamo pipi, doccia e ora sono qui con voi e mi restano solo 5 minuti per scrivervi prima che il pc a gettoni mi tagli la luce e mi bruci tutto quello che ho scritto!
Per cui vi saluto ragazzi, non aggiungo altro, avrei molto da dirvi ma non ho tempo e poi no posso dirvi tutto se no cosa vi racconto quando tornero'???
Non vi allego foto perche non c' e' la presa usb!
Ciao a tutti ragazzi alla prossima tappa

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