sabato 25 ottobre 2008

Seconda Tappa - Roncesvalles--27,5--Larrasoaña

Ieri sera ore otto siamo a cena assieme agli altri pellegrini, al tavolo con noi siedono 5 spagnoli, 2 koreane, una polacca, una tedesca e una italiana. Lo scenario e' divertente, si parla e si ride, io mangio il solito menu vegetariano. Al tavolo con noi c' e' Roc un tipo veramente strano che conosciamo nel pomeriggio nel cammino, io e Giulia non lo sopportiamo, ha un comportamento antipatico, fa sempre battute ma in modo plateale, molto egocentrico, e a tavola sembra tenere un congresso. Non ci piace molto, e' il classico tipo che vuole essere al centro dell' attenzione avra 30 anni.. Finita la cena mentre beviamo il caffe' ci svela che e' paralizzato nella parte sinistra dalla testa alla spalla a causa di un petardo scoppiato vicino all' orecchio, non sente da una parte e non vede da un occhio. La cosa mi colpisce,nizialmente mi sento un po in colpa per averlo giudicato malamente senza averlo conosciuto, poi mi ricredo e penso che se una persona non mi piace per il suo modo di fare, come si comporta, puo anche non avere braccia e gambe il mio parere comunque non cambia. Il pensiero che piu mi impressiona invece e' quando realizzo come sarei io se fossi nelle sua situazione, se io non potessi sentire e vedere da una parte, non potessi abbracciare una persona perche non riesco ad alzare un braccio come sarei? Cosi lo rivaluto, forse un po condizionato dalla rivelazione comincio ad accettarlo.
Ci rivela che ha anche la parte destra della lingua paralizzata e io e Giulia ridiamo sul fatto della sfortuna che ha Roc nel poter godere solo a meta della sua lingua in situazioni diverse da quelle propriamente nutritive! Cosi mi incuriosisco e gli chiedo: "esto trabaja bien?" indicandomi tra le gambe.Allora lui si inginocchia, col suo fare plateale, ma ora ai miei occhi piu simpatico, rivolge lo sguardo al cielo, pone le mani come se dovesse pregare e ringrazia Dio di avergli lasciato intatta l' attivita del suo fratello minore! Si ride e si scherza, al bar c'erano anche gli altri del tavolo, bella scena!
Finito di mangiare e di ridere si va a letto in camerata. Ore dieci, la luce sono spente! Dormo poco e malamente, non so perche, sono mentalmente sereno ma trovo difficile dormire negli ultimi giorni.
Sveglia ore 6,30 si mangia e alle 7,45 si parte. Appena usciti un cartello stradale ci ricorda che mancano solo 790 Km a Santiago, ci esaltiamo ridiamo del cartello e gli diciamo che stiamo arrivando. Cosi io Giulia e il mitico Elios ci infialiamo nel bosco non prima di avere ammirato la bellezza della notte, della luna e delle stelle che splendono nel cielo. Giulia mi dice che col cambio orario da domani partiremo alla luce del sole, me ne dispiaccio, e' davvero magico camminare e godersi il sole che spunta dalle montagne!
Entriamo quindi nel bosco da dove praticamente non usciamo per le 7 ore successive, una tappa direi monotona, i miei muscoli reggono bene, non sono indolenzito, a parte un po le spalle, camminiamo parecchie ore, io e Giulia distanziamo Elios che cammina molto piu lento di noi, ogni tanto ci fermiamo ad spettarlo e quando arriva dopo venti minuti, urliamo di gioia e lo prendiamo in giro, faccio tante foto, molti gatti, tante mucche, pecore e agnellini.Pochi panorami purtroppo. il bosco e' fitto e noioso, anche pericoloso a tratti, soprattutto nelle discese piene di sassi. Senza scarponi da trekking sarebbe impraticabile. Io e Giulia parliamo poco oggi, siamo assorti entrambi nei nostri pensieri. Io penso molto oggi, il bosco e la monotonia, la discreta difficolta del tragitto, sicuramente piu leggere di ieri mi danno la possibilita di spaziare con la mente e rimugino.
Penso ovviamente a me, alla mia vita dirigendo soprattutto i pensieri verso l' amore, inteso come amore per una donna, ripenso un po alle miei storie passate, a come sto ora, a cio che mi e' rimasto e imparato dalle storie passate e soprattutto dall' ultima, quella intensa!
Traggo le mie conclusioni, soddisfatto dei miei pensieri e cammino...
Non vi racconto cio che ho pensato non tanto perche magari puo non fregarvene niente (anche perche se state leggendo questo blog e' perche siete interessati) ma semplicemente perche le parole rendono le emozioni e i pensieri statici, non sono in grado realmente di fare capire nel profondo la realta di un pensiero. Da pensiero nasce emozione e l' emozione non si descrive, al massimo se ne puo dare una idea, ma siccome io non mi accontento di "dare una idea" piuttosto preferisco parlarne, magari davanti a un bicchiere di vino, la mio ritorno!
In ogni caso camminiamo camminiamo e camminiamo sempre nel bosco di tanto in tanto ci fermiamo, mangiamo e camminiamo. Comincio a sentire un forte dolore alle ginocchia e ai piedi, soprattutto alle spalle a causa delle spalline dello zaino che sono poco imbottite e mi premono sulle spalle!
Arriviamo al rifugio, ci aspetta un ambiente ostile, le persone ci guardano un po male ma non ne capisco il motivo. Doccia, lavaggio panni a mano, massaggio ai piedi, applicazione di cerotti antivescica, pomata per la circolazione (grazie Elios e alla tua farmacia ambulante).Tra poco andiamo a mangire con 7 euro e dormire con 6.
Per ora e' tutto, non vi ho raccontato molto della camminata perche in effetti non e' stata una tappa emozionante, e' stato piu un viaggio introspettivo ma del resto il cammino di Santiago e' anche questo!
A presto ragazzi domani passo per pamplona e se trovo un internet point aperto carico foto
Annotazioni:
- Ieri grazie al servizio di lavaggio e asciugatura panni dimentico il cell nei pantaloni, cellulare a puttane. Me ne sbatto altamente, che si fotta il cellulare.
-Mi prendo del pollo da Giulia
-Io e Giulia non abbiamo stimoli intestinali da 4 giorni e ci affideremo a una farmacia appena usciremo dagli appennini
-Sono distrutto: nel dizionario alla parola Indolenzito trovereste la foto di una mia fibra muscolare
-I tori sono anche bianchi

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